L’arte della ciogghitta... lumachine
Cari lettori eccomi di nuovo tra voi, le vacanze volgono al termine e rientro con tante buone mangiate, sapori e profumi della mia terra natia.
Oggi vi delizierò con una ricetta che non a tutti piacerà ma a me piace molto e mi riporta alle mie origini in un “succhio”!
Lumachine (ciogghitta) bollite con aglio peperoncino e patate.
Lei è mia mamma che pensa sempre a viziare i suoi figli nonché famiglie annesse.
Procedimento:
Dopo aver acquistato le lumachine le si lasciano dentro un sacchetto per una settimana in modo tale da farle spurgare; dopodiché, con molta pazienza e attenzione bisogna controllarle ad una ad una con uno stuzzicadenti per vedere se sono vive; in quel caso si muovono, altrimenti le scartate perché sono morte e, se le cucinate e le provate a mangiare, vi lasciano un amaro in bocca che non è piacevole per niente!
Poi si sciacquano con acqua fredda e si lasciano in ammollo dieci minuti.
Nel frattempo mettete acqua fredda, un pugno di sale tre spicchi di aglio, peperoncino e patate sul fuoco e, una volta che l’acqua bolle e le patate sono quasi cotte (fatte la prova della forchetta che se riuscite a infilarla nella patata… tubero, vuol dire che è cotta) versate le ciogghitte scolate e ben sciacquate. Vedrete formarsi della schiuma che altro non è che la loro bava!
Ovviamente dovrete toglierla aiutandovi con una schiumarola e, dopo dieci minuti di cottura scolatele e gustatele; ma vi spiego come facciamo noi alla sassarese: col dente canino dovete provare a fare un piccolo foro nella parte laterale del guscio e poi dovrete ciucciare, come quando mandate dei baci o, meglio ancora, quando cercate di attirare l’attenzione di un gatto, dalla parte dell’uscita della lumachina.
Noi le mangiamo anche fredde e il loro gusto è dolciastro. Per chi non vuole imparare “l’arte del ciucciare“ basta mettere le ciogghitte in acqua fredda, aspettare che l’acqua arrivi a bollore, schiumare la bava e attendere cinque minuti circa.
Con questo metodo le lumachine risulteranno facili da estrarre con uno stuzzicadenti.
Per chi proverà questa ricetta chiedo gentilmente di inviarmi foto e commenti sulla vostra esperienza culinaria. E con ciò vi auguro una buona continuazione di quest'estate bizzarra.
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